La presidente della Bce, Christine Lagarde, al termine del vertice dell’Eurogruppo a Stoccolma ha affermato di guardare con favore alla proposta della Commissione europea di riforma del Patto di Stabilità. Per quanto riguarda il Mes Lagarde ha invitato, seppur garbatamente, l’Italia a ratificare al più presto la riforma
di Emilia Morelli
“Sulla proposta di riforma del Patto di stabilità Ue “salutiamo con favore il fatto che ambisca a una maggiore titolarità nazionale. C’è un forte focus sull’alto indebitamento”. E “ambisce a porre incentivi per gli investimenti”, così si è espressa la presidente della Bce Christine Lagarde nel punto stampa al termine dell’Eurogruppo a Stoccolma.
In particolare, la numero uno della Bce ha sottolineato che nella proposta di riforma del Patto di stabilità è particolarmente apprezzabile “il fatto che incorpori una applicazione più forte” delle regole rispetto al patto precedente e “l’applicazione è essenziale”. Il nuovo Patto “sarà ovviamente il risultato di un compromesso da collocare il più rapidamente possibile il tempo è essenziale” e “faremo tutto il possibile per aiutare in questo senso”,ha aggiunto Lagarde.
La presidente della Bce, inoltre, ha colto l’occasione per invitare l’Italia a ratificare la riforma del Mes. “Ci sono già stati diversi appelli dall’Eurogruppo affinché tutti ratifichino la riforma del Mes. La ratifica sarebbe un bene perché permetterebbe di avere un backstop (rete di protezione, ndr) in caso di difficoltà e sarebbe utile per tutti i Paesi che hanno già ratificato”, ha spiegato Lagarde.
Appelli o no il ministro dell’Economia Giancarlo Giorgetti, mentre era in corso l’Eurogruppo, era bloccato a Roma, per rimediare alla bocciatura, ieri in Aula, dello scostamento di bilancio. “Oggi mi occupo di Mef, non di Mes” ha ironizzato il ministro rispondendo ai cronisti. Della questione, però, si sono ampiamente occupati i colleghi presenti all’Eurogruppo. “I recenti eventi nel settore bancario ci hanno ricordato il lavoro che dobbiamo ancora fare. Per rendere il nostro sistema più resiliente abbiamo due priorità. La prima è che il Meccanismo europeo di stabilità possa dare il sostegno di liquidità al Fondo di risoluzione unico”, ha ricordato il presidente dell’Eurogruppo, Paschal Donohoe, che ha poi chiaramente detto: “È molto importante sottolineare che, pur rispettando pienamente la decisione che l’Italia potrebbe prendere di non accedere mai al Mes, abbiamo bisogno che venga ratificato in modo che altri Paesi possano accedervi in caso di necessità”.
Pierre Gramegna, il direttore esecutivo del Mes, ha riportato la volontà espressa da diverse delegazioni durante la riunione per sottolineare l’importanza di concludere l’iter di approvazione in modo da avere questo “paracadute finanziario” che “è cruciale alla luce delle turbolenze finanziarie che abbiamo visto”. Anche perché “gli accordi bilaterali di backstop che sono in vigore scadranno entro la fine dell’anno”.
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