Il fondatore Alessandro Sansoni: “L’idea è di creare un ponte tra le varie generazioni siano X o Z o i cosiddetti Millennials. Una linea di vestiario, ma non solo, che faccia sorridere e riporti il confronto tra le generazioni nella modalità piu rilassata”
di Carlo Longo
Dalla creatività del fondatore, l’artista che viene dalla pubblicità, Alessandro Sansoni, nasce il brand per il tempo libero “Proud to be Boomer”. L’idea è di cavalcare l’orgoglio ed il senso di appartenenza dei “baby boomer” cioè di quella generazione nata nel periodo di forte incremento demografico che ha interessato diversi paesi occidentali al termine del secondo conflitto mondiale, tra il 1946 e il 1964.
“Il boom economico – spiega Sansone – è un felice spazio temporale iniziato dopo la fine della seconda guerra mondiale negli Stati Uniti. Di conseguenza chi è nato in quel periodo e cioè dal 1946 al 1964 viene definito, talvolta con un pizzico di critica “Boomer”. Onestamente la prima volta che ho sentito usare questo appellativo ho provato un leggero sorriso ed un sottile orgoglio. Si, ho pensato, ho avuto il privilegio oltre che la fortuna di vivere la prima parte della mia vita in un momento storico pacifico ed esaltante dal punto di vista socio economico“.
In Italia in realtà il boom economico andrebbe spostato più in avanti. Le generazioni più numerose, nel nostro paese furono infatti quelle nate dal 1960 al 1964. Per un lungo periodo l’accezione “boom economico “ è stata sicuramente positiva: dopo la distruzione della guerra si gettavano le basi per ricostruire. E la ricostruzione portò una vita migliore, ed il mondo seppur diviso in due blocchi sembrava proiettato verso la pace. molte famiglie poterono comprare una automobile, una lavatrice un televisore dove mezza Italia esultò nei mondiali in Messico nell’epico match contro la corazzata tedesca di Gerd Muller.
Ma torniamo all’oggi. Ormai si sente giornalmente la parola Boomer usata spesso dalle nuove generazioni. Famoso ad esempio il meme “Ok boomer” che rappresenta una sorte di risposta polemica ed insofferente di altre generazioni.
A questa caustica espressione è stata coniata dagli adulti l’espressione “snow flake”, letteralmente “fiocco di neve” ad indicare persone fragili, suscettibili, permalose ed in definitiva deboli. I giovani appunto. Ma queste querelle non rappresentano nulla di nuovo nel classico dibattito intergenerazionale che ha visto gli stessi boomers in ribellione contro le precedenti generazioni.
“L’idea di Proud to be Boomer – spiega Sansoni – è quella di creare un ponte tra le varie generazioni siano X o Z o i cosiddetti Millennials. Una linea di vestiario, ma non solo, che faccia sorridere e riporti il confronto tra le generazioni nella modalità piu rilassata. Abbiamo le nostre t-shirt, i nostri hoodie, i cappellini, i costumi da bagno, i mug, e tutte le varianti di colori e di cotone organico. Tutto con il nostro bellissimo brand che ci riporta con la sua grafica a quei mitici anni. La nostra mission – conclude il fondatore di questo nuovo brand – è quella di continuare nella ricerca di un prodotto di qualità, ecosostenibile che possa essere indossato sia dai veri e propri boomers ma anche da altre generazioni“.
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