L’intesa sottoscritta tra Eni e Noc, la compagnia statale libica, consentirà di aumentare la produzione di gas nel Paese attraverso due giacimenti al largo delle coste libiche. Il progetto avrà evidenti ripercussioni positive sull’economia del Paese africano
di Mario Tosetti
Sottoscritto un importante accordo tra Eni e Noc, la compagnia statale libica, per la produzione di gas nel Paese africano. Grazie all’intesa sarà avviato un progetto strategico che mira a produrre il gas, non solo per soddisfare il fabbisogno interno, ma anche per garantire importanti volumi di esportazione in Europa. Alla sottoscrizione dell’accordo, denominato “Struttura A&E”, hanno partecipato la presidente del Consiglio, Giorgia Meloni, e il primo ministro del governo di unità nazionale libico, Abdul Hamid Al-Dbeibah.
Il progetto che include due giacimenti al largo delle coste della Libia, “Struttura A” e “Struttura E”, prevede che la produzione di gas inizierà nel 2026 e mira a raggiungere un standard di 759 milioni di metri cubi di produzione di gas al giorno. Sarà, inoltre, costruito un impianto di cattura e stoccaggio dell’anidride carbonica così da ridurre il rilascio di anidride carbonica complessiva, in linea con l’obiettivo di decarbonizzazione perseguito da Eni. Complessivamente si tratta di un investimento di 8 miliardi di dollari che avrà un impatto significativo sull’economia della Libia.”L’accordo di oggi consentirà di effettuare importanti investimenti nel settore dell’energia in Libia, contribuendo allo sviluppo e alla creazione di lavoro nel Paese, e rafforzando la posizione di Eni come primo operatore in Libia”, ha spiegato l’ad di Eni Claudio Descalzi.
Il nuovo accordo sottoscritto con la Libia segue la visita di Meloni ad Algeri, in cui sempre accompagnata da Descalzi è stata finalizzata a coltivare i rapporti con i Paesi produttori di gas e portare avanti il piano di diversificazione delle forniture già intrapreso da Mario Draghi.
(Associated Medias)- Tutti i diritti sono riservati