Dopo le dichiarazioni del capo dello staff Nato Jenessen che aveva suggerito all’Ucraina di cedere dei territori alla Russia come parte del negoziato di Pace è intervenuto il segretario generale Stoltenberg per chiarire che il sostegno dell’Alleanza all’Ucraina è invariato
di Mario Tosetti
“Putin ha sottostimato la Nato, sosterremo l’Ucraina fino alla vittoria”, con queste parole il segretario generale della Nato Jens Stoltenberg ha confermato la linea dell’Alleanza nel corso di una conferenza nella città di Arendal in Norvegia, mentre Kiev schiera sul fronte meridionale i carri armati challenger e altri blindati occidentali, avanzando verso la città occupata di Melitopol.
“Sono gli ucraini, e soltanto gli ucraini, che possono decidere quando ci sono le condizioni per i negoziati e che possono decidere al tavolo dei negoziati quale sia una soluzione accettabile”, ha aggiunto Stoltenberg.
Le dichiarazioni non giungono in maniera casuale ma pongono definitivamente fine al dibattito innescato dalle osservazioni del capo dello staff della Nato di Stoltenberg, Stian Jenssen, che due giorni fa aveva affermato che l’Ucraina potrebbe alla fine cedere territori alla Russia come parte di un accordo per mettere fine alla guerra.
Jenssen in prima persona aveva immediatamente reso noto di essersi pentito dei suoi commenti e rettificato: “Non avrei dovuto dirlo in quel modo. È stato un errore”, ha detto, sottolineando che il suo commento “faceva parte di una discussione più ampia sui possibili scenari futuri in Ucraina”.
“Il suo messaggio (di Jenssen), che è il mio messaggio principale, e che è il messaggio principale anche della Nato, è, in primo luogo, che la politica della Nato è invariata: sosteniamo l’Ucraina”, ha ribadito inoltre Stoltenberg.
Kiev aveva bollato le parole di Jenssen come ridicole e il presidente ucraino, Volodymyr Zelensky, in un post su Twitter ha scritto: “Chi non è in prima linea deve aiutare a combattere. Tutta l’adrenalina e le forze del Paese devono essere concentrate sulla battaglia per l’Ucraina”.